Il clisma opaco è una radiografia del colon e del retto che viene effettuata grazie all’impiego di un clistere contenente acqua e bario.
Il bario è una sostanza radio-opaca che ha la proprietà di rendere visibile ai raggi x la struttura e la forma dell’organo in cui viene immessa.
Il clisma opaco viene utilizzato ogniqualvolta si sospetti un’alterazione a carico del retto o del colon, oppure in caso di importante irregolarità della funzione intestinale (l’improvvisa comparsa di stitichezza ostinata, anche alternata a episodi di diarrea). In particolare, il clisma opaco è indicato per individuare la presenza di tumori, diverticoli (piccole sacche che si possono formare nella parete dell’intestino), ulcerazioni.
Il clisma opaco non può essere effettuato in caso di perforazione intestinale o qualora si sospettino una diverticolite acuta o una peritonite (infiammazione del peritoneo che è la membrana che avvolge l’intestino).
La gravidanza è una controindicazione assoluta a questo esame.
Il clisma opaco non richiede né anestesia, nè sedazione, né ricovero in ospedale.
Preparazione all’esame
Poiché la buona riuscita, e dunque l’attendibilità dell’esame, dipende quasi esclusivamente dal grado di pulizia dell’intestino (la presenza di feci rischia, infatti, di nascondere qualche anomalia o, al contrario, di simulare alterazioni che in realtà non esistono) è di fondamentale importanza rispettare le regole prescritte, per essere certi dell’indagine.
La radiografia dell’apparato digerente superiore (esofago-stomaco-duodeno) è un’ indagine che studia in tempo reale la progressione del mezzo di contrasto radiopaco (generalmente solfato di bario) attraverso il canale alimentare permettendo di ottenere informazioni di tipo morfologico e funzionale.
Si tratta pertanto di un esame che deve essere personalizzato in base al quesito diagnostico e alle caratteristiche del paziente.
L’esame radiografico dell’apparato digerente consente di evidenziare le alterazioni morfologiche e funzionali delle prime vie digestive (esofago, stomaco e duodeno) quali:
L’ esame è indolore e non invasivo; attualmente le preparazioni commerciali del MdC baritato sono aromatizzate e pertanto presentano un sapore gradevole.
Preparazione all’esame
Il paziente deve presentarsi il giorno dell’esame a digiuno completo da almeno 6 ore.
E’ necessario evitare anche l’assunzione di liquidi.
Le pazienti devono sempre informare il medico sull’eventualità di una gravidanza perché in tal caso l’esame non può essere effettuato, in quanto le radiazioni potrebbero nuocere al feto;
E’ necessario che il paziente si tolga tutti gli indumenti e gli oggetti metallici poiché interferiscono con i raggi X.
Non vi è alcuna prescrizione o precauzione da osservare dopo l’esame.
Il bario ingerito per l’esame, non essendo assorbito dall’intestino, viene eliminato normalmente nelle feci nei giorni successivi.
Durante questo periodo, e comunque per almeno 3-4 giorni dopo l’indagine, non si possono eseguire altri esami radiografici e TC dell’addome, dell’apparato urinario, del rachide lombare e del bacino, per la sovrapposizione del contenuto radiopaco intestinale.
Una controindicazione assoluta al MdC baritato è rappresentata dal sospetto di perforazione o occlusione gastro-intestinale, poiché il bario, ben tollerato e farmacologicamente inerte all’interno del canale alimentare, è un potente agente irritante in grado di indurre una peritonite chimica se entra in contatto con il peritoneo.
Nei casi in cui il MdC baritato è controindicato l’indagine viene effettuata impiegando un mezzo di contrasto iodato.
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