Radiologia

Radiografia cranio e seni paranasali

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Il cranio è formato dalle ossa del capo, suddivise in due gruppi (ossa della scatola cranica, che contiene l’encefalo ed ossa della faccia). I seni paranasali sono cavità delle ossa della faccia che comunicano con le fosse nasali. L’esame radiografico del cranio e dei seni paranasali è eseguito, oltre che in caso di sospetta malformazione e per valutare l’entità di eventuali traumi, in caso di segni e sintomi che fanno sospettare un’anomalia del sistema nervoso centrale, come convulsioni, tremori ecc.. , anomalie congenite (difetti di nascita), tumori ipofisari, alcuni disordini metabolici ed endocrini che causano difetti ossei del cranio ed in caso di insufficienza respiratoria. Radiografie del cranio può essere eseguita per diagnosticare le fratture delle ossa del cranio, Cranio raggi X possono anche essere utilizzato per rilevare i tumori, valutare i seni nasali, e di individuare calcificazioni cerebrali (calcificazioni all’interno del cervello).

E’ un esame non doloroso e di breve durata.

In caso di gravidanza o di sospetto di essere incinta, si dovrebbe informare il medico.

Preparazione all’esame

In generale, nessuna preparazione precedente, come il digiuno o sedazione, è richiesto.

Vi verrà chiesto di togliere gli abiti, gioielli, spille, occhiali, apparecchi acustici, o altri oggetti metallici che potrebbero interferire con la procedura.

Mentre la radiografia procedura stessa non provoca dolore, la manipolazione della parte del corpo in esame può causare qualche disagio o dolore, soprattutto nel caso di una ferita recente o una procedura invasiva come la chirurgia. Il tecnico radiologico utilizzerà tutte le misure di confort possibili e completare la procedura il più rapidamente possibile per minimizzare qualsiasi disagio o dolore.

Radiologia delle ossa e dell’apparato scheletrico

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La radiologia delle ossa e dell’apparato scheletrico è la più antica applicazione dei raggi x allo studio del corpo umano.

La radiologia scheletrica si svolge secondo tecniche ben consolidate dall’uso, che prevedono proiezioni radiografiche specifiche per i diversi componenti ossei esaminati: fra questi, i più importanti sono il cranio, il rachide nei suoi segmenti, le ossa degli arti e il bacino.

Per l’esame di ogni elemento scheletrico vige la regola basilare delle due proiezioni ortogonali: ciò significa che l’indagine deve essere effettuata, quando possibile, in due incidenze proiettive perpendicolari fra loro, allo scopo di ottenere una visione geometricamente completa della parte

anatomica.

La radiografia dello scheletro espone il paziente alle radiazioni ionizzanti:

la dose di raggi X è comunque piuttosto limitata e può essere ulteriormente ridotta, in molti casi,

restringendo il campo di irradiazione alla sola struttura da esaminare e schermando ove possibile gli organi più radiosensibili e le gonadi.

Lo studio radiografico delle ossa ha lo scopo di analizzare la morfologia e la struttura delle componenti scheletriche in esame e di valutarne la correttezza dei rapporti articolari.

Le alterazioni ossee evidenziabili con l’indagine radiografica sono molteplici.

Fra queste, ricordiamo:

  • le malformazioni scheletriche
  • gli esiti di traumi recenti o pregressi (fratture, lussazioni e loro reliquati)
  • le flogosi ossee o articolari
  • i processi degenerativi o neoplastici a partenza dai diversi componenti dell’apparato osteoarticolare.

 

Preparazione all’esame

La radiografia scheletrica non richiede nessuna preparazione particolare.

Il paziente non deve avere oggetti metallici o monili sulle regioni anatomiche da esaminare. L’indagine radiografica del rachide lombosacrale e del bacino non può essere effettuata in maniera corretta nei primi giorni successivi ad un esame contrastografico del tubo digerente, per la

sovrapposizione del mezzo di contrasto baritato residuo.

L’esame radiografico dei segmenti ossei si può effettuare anche durante immobilizzazione post-traumatica sotto gesso: in questo caso, tuttavia, si ha una notevole perdita di dettaglio della struttura dei componenti ossei contenuti nell’apparecchio gessato.

Radiografia del torace

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La radiografia del torace si basa sull’utilizzo dei raggi X che sono radiazioni ionizzanti e permette di visualizzare le strutture del torace, in particolare:

–   il polmone

–   il cuore e i vasi sanguigni del mediastino

–   alcune strutture scheletriche come le coste e le vertebre di un tratto di colonna vertebrale.

La radiografia del torace è un’indagine di rapida esecuzione, non invasiva, che sottopone il paziente ad una dose molto bassa di radiazioni e risulta eseguibile praticamente in ogni paziente e in ogni condizione clinica.

La radiografia del torace dovrebbe essere eseguita solo in presenza di una indicazione clinica sufficientemente precisa in modo da rendere l’indagine realmente utile nella diagnosi e nel trattamento della patologia del paziente.

Le condizioni cliniche che più frequentemente giustificano l’esecuzione di una radiografia del torace sono:

–   un trauma

–   la presenza di tosse persistente

–   un dolore toracico

–   la febbre

–   difficoltà respiratorie

–   una patologia cardiaca nota o sospetta

–   patologie sistemiche o neoplastiche

–   il controllo di un paziente durante o dopo una terapia

–   il monitoraggio di un paziente in condizioni critiche

–   il controllo del posizionamento di vari dispositivi medici come cateteri venosi centrali, drenaggi, pacemaker.

–   in previsione di un intervento chirurgico

 

Preparazione all’esame

La radiografia del torace non richiede alcuna preparazione specifica.

Per eseguire l’esame è necessario che il paziente si tolga parte degli indumenti indossati ed eventuali oggetti metallici presenti nella regione toracica, per evitare che vengano visualizzati sull’immagine radiografica.

Il paziente dovrebbe inoltre informare il tecnico di radiologia o il medico radiologo della presenza di nei o corpi estranei nell’area corporea in studio per evitare che creino problemi nell’interpretazione delle immagini.

Le donne in età fertile devono essere in grado di escludere con certezza la presenza di una gravidanza. Le radiazioni ionizzanti infatti possono essere dannose per il feto.

I pazienti che abbiano già eseguito in precedenza esami radiografici del torace devono ricordarsi di portarli a tutti i controlli successivi poiché spesso è utile effettuare un confronto con i radiogrammi precedenti.